lunedì 14 marzo 2011

Zia...


Fra qualche mese diventerò Zia per la quarta volta.
Arriverà una bambina, ho provato ad immaginarla soprattutto nell’ultimo mese, da quando abbiamo scoperto che sarà una femminuccia…e non so perché ma la immagino con dei bellissimi riccioli morbidi come liquirizia, con gli occhi color blu cobalto e con la pelle di porcellana; insomma una vera bellezza da togliere il fiato!
Non vedo l’ora di incontrare il suo sguardo e di prenderla in braccio. Sentire il suo pianto e naturalmente scrutare gli occhi della Vi al loro primo incontro: per lei è la cuginetta “nuova”.
Purtroppo saranno lontane, in un altro continente e vedersi sarà difficile. Per il momento stiamo organizzando un viaggetto solo io e il MIO LUI, sarà breve purtroppo solo qualche giorno e non penso sia opportuno scombussolare di nuovo i ritmi della Vi con 9 ore di aereo e 6 di fuso orario. Sarà un’occasione anche per fare un weekend romantico in 2!



Naturalmente ci siamo offerti di tenere la bambina in caso i miei cognati volessero andare a mangiare una pizza e svagarsi anche solo un’ora. So bene cosa vuol dire essere travolti dall’arrivo di un esserino piccolo in casa, secondo me è giusto ritagliarsi i giusti spazi e una pizza in due ogni tanto fa solo bene alla coppia e soprattutto alla neo mamma.
Sabato ho aperto tutte le scatole con i vestiti della Vi, un condensato dei suoi primi tre mesi di vita. Mi sembra passata un’eternità. Ho ripreso in mano la sua prima tutina, minuscola…50 cm tutti lì nel candore bianco del cotone. Ho rivisto lo sguardo della mia bambina, mi sono ricordata perfettamente di quando me l’hanno poggiata sul corpo, del suo calore, dei suoi tanti capelli neri tutti appiccicati…l’ho rivista in braccio al MIO Lui, in quel momento solo suo papà.
È vero che sono emozioni incredibili, indelebili ed indimenticabili.
Aprire quei pacchi è stato come aprire una scatola dei ricordi, tutte quelle scarpine in fila, è stato come ripercorrere tutti i nostri 30 mesi insieme, ripiegare tutto e sapere che tutte quelle “miniature” verranno indossate da mia nipote è per me una gioia e spero davvero che lo sia per i miei cognati nella stessa misura.
Li ho conosciuti ormai più di sei anni fa ma di quella sera a cena, noi quattro, ricordo tutto. Ricordo i sorrisi, le battute, gli argomenti, il tavolo dove sedevamo e poi ci sono stati i nostri rispettivi matrimoni, i Natali (purtroppo pochi) trascorsi insieme, le serate trascorse qui da noi prima della Vi e dopo la Vi, un weekend a Londra, le notizie dell’arrivo delle nostre rispettive bimbe, le emozioni della FAMIGLIA insomma.
La grande tristezza per me è non avere nessuno qui a Milano, mia sorella lontana ma in Italia e loro addirittura in un altro continente. Mi spiace che la Vi non abbia nessuno dei suoi cugini vicino, nessuno con cui condividere e litigare i giochi. Egoisticamente posso dire che manca più a me una SORELLA, una COGNATA, naturalmente il rapporto con mia sorella c’è e ci sarà sempre, è solido e nonostante ognuno di noi oggi abbia la propria famiglia, i propri pensieri e la propria vita condividiamo gli stessi valori, gli stessi ideali ed un affetto che va oltre ogni cosa. Vorrei tanto poter avere lo stesso rapporto con mia cognata, andiamo d’accordo, è una brava ragazza purtroppo però non abbiamo mai avuto l’occasione di vivere nella stessa città e di coltivare quello che a me piacerebbe potesse diventare un’amicizia oltre alla “parentela forzata”. Oggi condividiamo una parte di famiglia ma soprattutto condividiamo l’esperienza della maternità. Lei sa, glielo ho detto molte volte, potrà sempre contare su me. Potrà sempre trovare una persona con la quale parlare e che soprattutto non interferirà mai con scelte o con consigli non richiesti e molte volte inutili.
Questo ha insegnato a me la maternità: cercare di vivere istintivamente!
Ne parlavo con il MIO LUI non vedo l’ora di andare da loro, ho in programma di prepararle un po’ di cose da mangiare da congelare per i momenti bui, di difficoltà…quando non riesci neanche ad avere 5 minuti per fare una doccia. A me è capitato molte volte, aspettavo il MIO LUI come la manna dal cielo la sera per rilassarmi qualche minuto, magari ero riuscita a preparare qualcosa per cena ma ero distrutta, stanca a furia di allattare e sistemare il disastro che si accumulava accanto a me. Sono situazioni e sensazione del tutto normali e naturali e lei è lì sola e avere qualcuno che si prenda cura di lei, della casa, dei rifornimenti culinari mentre lei si prende cura della sua bambina è qualcosa di impagabile…che io ho sognato potesse succedere a me.
…ed ora non ci resta che aspettare di sapere il nome di questo piccolo nuovo membro della famiglia e aspettare l’inizio dell’estate per il suo arrivo ed io sarò nuovamente… ZIA!

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