Sono cresciuta in una città di provincia, né troppo piccola né troppo grande dove la vita degli adolescenti è a volte piatta ma sicuramente semplice e tranquilla. Quella vita a volte mi è sembrata essere troppo stretta, ho sempre avuto l’esigenza e il bisogno di spaziare, di allargare i miei orizzonti e spesse volte ho sgomitato per emergere e soprattutto per scappare alla ricerca di lidi più lontani, forse più affascinanti ma alle volte poco familiari.
Le mie amiche fanno parte di questo guscio, di questa piccola ancòra, un salvagente nei miei momenti di difficoltà. Oggi io sono a Milano e loro sono rimaste nella città di provincia, la maggior parte delle volte a lamentarsi delle poche possibilità e occasioni che offre senza però far nulla di concreto per cercare nuove situazioni.
Eravamo 4 ragazze coetanee, conosciute sui banchi di scuola, che hanno condiviso tante esperienze. Abbiamo visto tante altre amiche aggregarsi al nostro gruppo, diventarne parte per un po’ ma poi per tanti motivi allontanarsi…
Noi no, siamo rimaste sempre insieme a ridere, scherzare, piangere, consolarci, conoscere, innamorarsi, discutere, litigare ma sempre insieme!
Un’amicizia ventennale, solida sulla quale ho sempre fatto affidamento e sulla quale ho sempre riposto fiducia. Un’amicizia in cui credere, 3 sorrisi sui quali contare, 6 braccia tra le quali rifugiarsi, 6 spalle sulle quali piangere, 6 occhi dei quali fidarsi; insomma 3 sorelle che non ho mai messo in dubbio, per le quali non ho mai avuto segreti.