venerdì 4 marzo 2011

Dottor Jekyll e Mr. Hyde


Ovvero mia figlia duenne in vacanza.
Avevo promesso un post per raccontarvi la vacanza trascorsa con gli occhi di mia figlia…anzi con gli occhi di una mamma “preoccupata” per la doppia personalità della figlia.
Non voglio fare un’ode alla Vi ma posso affermare con quasi assoluta certezza che è (o ERA??!!) una bambina tranquilla, poco capricciosa, ubbidiente e per nulla aggressiva.
Le 12 ore di aereo hanno capovolto la nostra realtà!
Mauritius, definita dai più “l’isola del sorriso”, per mia figlia è stata “l’isola del pianto”. Abbiamo scoperto che la Vi è in grado di produrre una quantità di lacrime a comando inverosimile per i motivi più assurdi, anzi la maggior parte delle volte senza motivo.
È stata in grado di essere la bambina solare e allegra di sempre quando era il  momento di nuotare, giocare, fare castelli, rotolarsi nella sabbia, fare ore e ore di bagni...


...poi all’improvviso il Mr. Hyde che si nascondeva in lei prendeva il sopravvento e urli, strepiti, lanci di oggetti e musi lunghi.

Diciamo che Mr. Hyde si presentava alla nostra porta della camera di albergo ogni qualvolta si andava a magiare, mia figlia è andata avanti a pasta in bianco e gelato per 1 settimana; la notte, ma magari era colpa del fuso orario, e poi ogni tanto, senza il minimo preavviso e soprattutto senza trovare un motivo apparente.
Ogni scusa era buona per discutere e piantare un capriccio senza fine…
Sinceramente ho pensato fosse stralunata per il viaggio, egoisticamente ho pensato che per lei fosse meglio fare una vacanza con i genitori piuttosto che rimanere a casa coi nonni e ad oggi, sinceramente, non so se è stata la scelta più giusta.
Forse aveva semplicemente bisogno di rimanere a casa, giocare con i suoi giochi e rimanere nel suo “nido” di certezze?
Io scioccamente invece speravo che una settimana di mare caldo, di bel tempo la potesse aiutare a trascorrere meglio l’ultimo scampolo di inverno, che stare con mamma e papà fosse sufficiente e necessario per star bene in qualunque posto del mondo.
Le 12 ore di volo che ci hanno riportato a Milano ci hanno per fortuna restituito anche la nostra Vi. È tornata la bambina tranquilla di prima, ha fatto ancora qualche capriccio ma il jet lag e la fatica del viaggio immagino si facciano ancora sentire e siano stati ancora più intensi per lei che per noi e, allora cerco di trovare una giustificazione ad alcuni suoi comportamenti che spero davvero si esauriscano con i raggi di sole che ci hanno scaldato e che sono già solo un ricordo!

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