domenica 9 gennaio 2011

una giornata di ordinaria follia...a Milano

eccomi di ritorno, questa mattina sulla via del rientro a casa pensavo a come mi avrebbe accolto la mia bambina...al suo musetto lungo e magari anche a qualche lacrimuccia che avrebbe versato...a cosa e come vi avrei descritto le mie 24 ore di ordinaria follia, e ho deciso proprio di cominciare con le parole di mia figlia quando abbiamo aperto la porta:
"MAMMA...PAPà...EVVIVA!", 
niente di quello che avevo immaginato è successo e devo dire che ho tirato un gran sospiro di sollievo (soprattutto per mia mamma). Ha dormito tutta la notte, ha piagnucolato un pochino quando ci cercava ma in fin dei conti considerando che i nonni-babysitter li vede una volta ogni 4 mesi se tutto va bene e che era la prima notte fuori casa per me direi che è stato tutto perfetto...DA RIPETERE, direi!!!
Le feste a questo punto sono proprio finite, ho finalmente scartato il mio regalo di Natale.
RE-WIND RE--WIND RE-WIND...



Venerdì 7 Gennaio
ore 12:00 pronti per andar via, valigia già fuori della porta io con la giacca infilata mia figlia decide che è ora di  fare la cacca ma solo dandomi le manine
(volevo spararmi!)
...è passata un'ora niente cacca, io senza giacca che tento in ogni modo di convincerla a farla
ore 13:00 decido che è ora (adesso o mai più) lei inizia a piangere ma fa la stessa cosa quando va al nido e quindi stringo le spalle e mi dico che finalmente oggi posso pensare anche prima a me stessa (non vi dico l'occhiata di rimprovero di mio padre, sembrava stessi abbandonando mia figlia in mezzo alla strada sotto la pioggia con temperature polari...e anche senza giacca!), prendiamo un taxi direzione un gran hotel di lusso milanese

quei pochi minuti di auto che mi hanno diviso dalla mia meta sono stati un sussulto di emozioni: un voler essere egoista per una volta ma con un gran senso di colpa per questo. Diciamo semplicemente il classico stato d'animo della "mamma"!
Svanito, ad essere proprio sincera, non appena il portiere ha aperto lo sportello del taxi e Milano mi è sembrata un po' meno Milano, io mi sono sentita un po' più moglie e un po' meno mamma ed ho deciso che avrei fatto di tutto per godermi il mio momento di relax.
Abbiamo mollato un trolley che doveva inizialmente essere piccolo piccolo ma che è diventato grande grande e abbiamo fatto i turisti per poco nella nostra città.
Abbiamo sfidato pioggia e freddo, marasma di gente ovunque per via dei saldi alla ricerca di un posto tranquillo dove mangiare.
Nulla tutto strapieno in un centro che sembrava troppo piccolo per tutta quella gente che andava e veniva da dentro i negozi,ho ringraziato mille volte il cielo di non essere una di quelle mille persone alla ricerca del pezzo prezioso mancante al proprio guardaroba... e invece ero lì per niente insofferente al caos, super tollerante al fatto che i miei capelli stessero diventando crespi e bagnati per via di tutta quell'umidità che normalmente odio, in fila per mezz'ora all'aperto per mangiare un panzerotto (l'ultima volta mangiato a 7 mesi di gravidanza) di Luini. Dietro di noi due ragazzine 15enni che si raccontavano le loro vacanze in montagna, in città al mare. Ho chiuso gli occhi per un attimo ed ho rivisto me, la leggerezza di quegli anni senza grandi responsabilità, poi all'improvviso ho aperto gli occhi ascoltando i loro discorsi (sai G. si è fatto M. ma c'era anche D., il migliore amico della fidanzata di G. che si era fatto M. ma aveva deciso di dire ad F. fidanzata di G. che G. l'ha tradita ma lei nel frattempo si è fatta N...-potrei continuare) è un lampo di terrore ha attraversato la mia mente pensando a mia figlia e magari ai suoi 15 anni e al suo cazzeggiare in giro tra i tanti G., N., D...ho guardato il MIO...Lui e la domanda è sorta spontanea:
"ma oggi, mi sono fatto che vuol dire???" vuol dire "pomiciare (come si dice a casa mia), limonare (come si dice a casa del MIO...lui) o fare bel altro????
Rimarrò con questo dubbio amletico...
Siamo tornati nel nostro mega hotel di lusso, siamo stati in camera a scrollare tutto il freddo preso pronti per un po' di SPA e un bel massaggio rilassante.
"Una fauna BIZZARRA" (le parole del MIO lui) per definire le persone viste nella hall, sugli ascensori, nella jacuzzi, nel bagno turco, nella sauna...che sono svanite in un PUFF non appena ho sprofondato la mia testa nel buco del lettino da massaggi, un po' scomodo inizialmente ma così soporifero non appena litri di olio caldo alla vaniglia hanno iniziato a scivolare lentamente sul mio corpo. Non vi racconterò di tutti i miei pensieri in quei 55 minuti di rilassamento ma quando ho abbandonato il buco per mettermi a pancia in sù le luci soffuse, i led sul soffitto che illuminavano il mio lettino come un cielo stellato, l'odore di candele bruciate mi hanno fatto sognare!
Un po' di particolari li ometterò per senso di pudore ma vi dico che sentirsi SOLO moglie/fidanzata/amante per una giornata è davvero appagante...

ore 20:30 seduti al tavolo per un aperitivo: Manhattan per me (volevo sentirmi un po' Carrie Bradshaw, ero o non ero con il MIO lui??) Martini shackerato per il mio +1 per dirla alla Sex&theCity. Abbiamo riso, abbiamo parlato, ci siamo raccontati...abbiamo goduto di quella serata tutta per noi senza dover pensare ad altro (tranne qualche messaggio inviato a mia mamma per sapere come procedeva la serata con la mia bambina perchè comunque sempre CUORE DI MAMMA è!!) e mi sono "sbronzata".
Con questo senso di leggerezza misto a deambulazione nei miei piedi ci siamo seduti al tavolo di questo ristorante TRES CHIC, tutto perfetto, bello come lo avevo immaginato e soprattutto come lo avevo voluto, abbiamo mangiato continuato a ridere, parlare, bere, bere, parlare...e sognare!
è stata una bella notte, un letto king size, la tv accesa con timer (una vita che non accadeva) ed un senso di felicità per tutto, per avere accanto a me il MIO lui e avere a casa la mia bambina che mi aspettava.
Mi è mancata naturalmente, inutile negare l'evidenza. Questa mattina quando il taxi ci riportava a casa e Milano tornava ad essere Milano, la anche un po' "mia"Milano, uggiosa e veloce e il freddo iniziava ad entrare nelle ossa pensavo a lei al fatto che oggi sono MAMMA e che questa nuova condizione non ha comunque soffocato la "Dorothy" che è in me...conviviamo tranquillamente, ogni tanto sono sale e ogni tanto sono pepe,ogni tanto sono miele e ogni tanto sono amara, ogni tanto sono bianco e ogni tanto sono nero, ogni tanto sono carne e ogni tanto sono pesce...e poi ci sono tutte quelle volte che invece non sono nè carne nè pesce e allora mi chiedo
"aiuto...dovè la mia strada di mattoni gialli????" 

2 commenti:

  1. Oh,great post .I really like it ^^!

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  2. Ho letto tutto d'un fiato e quello che ho letto mi è piaciuto tanto..non se se avrò mai la fortuna di essere memma (ormai...) ...ma quello che ho letto mi ha fatto capire un po' di più.... piacere di aver incontrato te e il tuo blog, buona domenica, Flavia

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