lunedì 7 maggio 2012

Primavera, pance e riflessioni...



Finalmente sembra essere arrivata la primavera anche a Milano.
Dopo l'anticipo, troppo prematuro e decisamente fuori stagione, dei primi di marzo e dopo il triste ritorno del brutto tempo, della pioggia e della grandine finalmente questa mattina mi sono concessa un po' di relax al parco con la piccola Bee.
Abbiamo riposto la navicella (e dico finalmente!) per il più comodo per lei ma meno pratico per me passeggino. Per Bee ora le passeggiate sono all'insegna della scoperta, della novità. Scruta il mondo con i suoi occhietti avidi. Controlla bimbi che le corrono incontro e cerca di afferrare i soffioni che le volano intorno.

Ora dorme ed io mi sono concessa qualche minuto al pc visto che la cosa più difficile per me in questo periodo è concedere a me stessa dello spazio, del tempo. Quando c'era solo la Vi mi lamentavo, sembrava che le giornate fossero scandite solo dalle sue esigenze e dalle cose da fare con e per lei...mi sono ricreduta. Gli ultimi 5 mesi sono stati un continuo dividermi tra le mie bambine, un continuo passare dall'una all'altra senza alle volte avere tempo nemmeno di realizzare cosa stessi facendo.
Il weekend soprattutto che siamo tutti in casa mi chiedo se le piccole lo fanno di proposito, se si stanno prendendo gioco di noi poveri genitori stremati ma ogni volta che sono entrambe a nanna e io e Lui decidiamo di sederci sul divano, parlare un po' dopo aver sistemato, pulito, fatto i letti, caricato lavatrici su lavatrici e poi ovviamente steso e steso panni a non finire, ecco che una delle due decide di fare la sua incursione in salotto.
Secondo me si mettono d'accordo...avranno paura che dalle parole si possa passare ai fatti e il terrore di diventare in tre, scusate in cinque!
Vi assicuro però che l'idea di un terzo figlio non mi sfiora minimamente, ho già più volte confermato ad amiche, ginecologo e marito che da lì non uscirà più assolutamente nulla.
Minaccia o promessa???
No semplicemente realtà! A me l'idea di pancia e parto terrorizza. Ho una cara amica che a breve diventerà mamma per la prima volta, le mancano davvero una manciata di giorni ed ovviamente lo stress comincia a farsi sentire, i sentimenti contrastanti di curiosità, di voglia di vedere e conoscere il proprio bimbo ma allo stesso tempo la paura del parto, di come e di cosa sarà. Mi chiede notizie, indiscrezioni e confida a me le sue paure. La consolo ma dentro me so che cosa l'aspetta ma è pur vero che ogni parto è a sè e sicuramente lei avrà la fortuna di provare l'epidurale e magari sentire meno dolore. Me ne guardo bene di raccontarle la mia esperienza perchè per me entrambe le le gravidanze si sono concluse con due viaggi andata e ritorno all'inferno che non augurerei a nessuno...
E allora, visto che il 4 è il nostro numero perfetto, mi godo Vi e Bee più che posso, ogni loro conquista e ogni loro sorriso, consapevole che il mio corpo non crescerà più un'altra vita ma che è stato orgoglioso di farlo per due volte e, scusate se lo dico, felice nonostante gli enormi sacrifici di tornare ad indossare i suoi favolosi jeans ancora, spero per poco, nell'armadio!

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