mercoledì 12 gennaio 2011

Consigli…non richiesti

Da quando sono diventata mamma, anzi da quando ho scoperto che sarei diventata mamma (il 2 Gennaio 2008) una moltitudine incontenibile di persone è diventata dispensatrice di perle di saggezza, di consigli soprattutto non richiesti e di frasi estemporanee che in altre situazioni non mi avrebbero fatto soffrire come hanno fatto da quando ho una figlia.
Ho dovuto imparare a zigzagare tra tutte le opinioni e i giudizi che mi sono caduti a pioggia addosso senza che riuscissi ad arginare il fiume in piena, pugnali pronti a colpirmi al primo segnale di vulnerabilità.
Davanti ai miei occhi ne sono passati di ogni tipo:
- la “già mamma” che per i 9 mesi ha ingurgitato panini al salame e al prosciutto crudo che mi consigliava di fare altrettanto visto che la toxoplasmosi è una “recente” novità e prima le donne si nutrivano di prosciutto senza problemi (???? Nella mia testa);
- la “solo incinta come me” che mi riversava addosso ansie e paure “ma il bambino sarà sano? Saremo delle brave mamme? Come si cambiano i pannolini” (ma che ne so??);
- la “puerpera”  che ha fatto 8 milioni di ore di travaglio, ti consiglia di prepararti a passare giorni in sala travaglio prima di riuscire a tirar fuori tua figlia;
- tutte le persone che ti vengono a trovare in ospedale e ti dicono cosa dovrai aspettarti da un frugoletto di 50 cm e che secondo loro si trasformerà non appena metti piede in casa nell’esorcista;




- le “mamme generazione anni ‘70” che non hanno allattato e non sanno neanche lontanamente cos’è l’allattamento a richiesta che ti dicono che ai bambini vanno dati gli orari e bisogna essere rigidi e farli piangere (ma che stronze??!!);
- la puericultrice in ospedale che con quella leggerezza che ti fa tanto arrabbiare guarda tua figlia e dice “eh sì i genitori non si possono scegliere” (…ed io: " purtroppo neanche i tuoi genitori hanno scelto te", tiè!);
- le “mamme” che ti tolgono dalle braccia tua figlia perché non sai nell’ordine: allattarla, farle fare il ruttino, farle passare il singhiozzo, farla addormentare (ma sono diventata deficiente con la maternità??? E poi vi ricordate che è MIA FIGLIA??)
- le amiche che ti consigliano di dormire perché sei un po’ isterica ma non sanno cosa vuol dire accudire un neonato perché non l’hanno neanche mai incrociato per strada,
-  S. che ti ricorda che tutti sono in grado di tirarsi il latte ma tu no, ma perché??
- N. che ti ricorda che tutti, compresa lei, si sono sempre organizzati e sono riusciti a lasciare i figli per fughe romantiche e cazzeggi vari;
-  colleghi di lavoro che ti consigliano quale nido scegliere e perché;
- vicina di scrivania che ti ricorda che hai un marito al quale devi mettere il guinzaglio perché oggi ci sono troppe distrazioni (?????), che devi sempre essere avvenente altrimenti se ne trova un’altra ma mi raccomando devi fargli trovare sempre la cena pronta con tutti i suoi piatti preferiti perché altrimenti si trova un’altra…devi ricordarti che devi essere amante, moglie, donna, mamma, strafiga,  magra, sempre in ordine, simpatica, mai piagnucolona, fargli vedere di tutto in tv e tutto questo solo perché altrimenti se ne trova un’altra (e sti cazzi….se la trovasse se nel frattempo devo morire co’ st’angoscia);
- la tata di VI che decide tutto quello che è meglio per tua figlia senza che tu possa proferire parola (e infatti è stata accompagnata alla porta dopo 5 mesi)

Scusate lo sfogo ma ieri due perle di saggezza dell’ultima ora mi hanno proprio fatto girare le palle:
- l’ex compagno della figlia di una amica di MIA SUOCERA mi incontra per caso per strada e mi chiede come va. Io scema perché in questi 3 anni di BLA BLA BLA ancora non ho imparato cos’è la diplomazia e la menzogna gli ho raccontato che VI al rientro dalle vacanze di Natale è parsa un po’ insofferente al nido, considerando che è stata a casa per più di 20 giorni, stiamo praticamente facendo un secondo inserimento…e naturalmente tra il “lusco e il brusco” ecco ti spara il suo giudizio “ma tu non devi forzarla, si vede che non pronta ad andare all’asilo, a socializzare e a seguire delle regole, fai come noi, mandiamo la Cate in questo asilo un po’ alternativo dove i bambini non fanno nulla. Fanno solo quello che vogliono, non ci sono regole e imposizioni e come stare a casa con mamma”…a parte che qui a casa mia ci sono le regole, ma io dico si possono spendere 800 € al mese per far fare il NIENTE  tua figlia??? Ma che razza di posto è??

A seguire di qualche ora chiamo una mia amica perché mi parlava di questa ragazza molto carina che cerca un piccolo lavoretto ad ore di babysitteraggio. Considerando che sono ancora a casa e senza lavoro pensavo di trovare una babysitter per VI per quando finalmente tornerò a lavoro ma nel frattempo procedere con cautela, conoscerla visto che ho la possibilità di stare a casa con loro e magari iniziare con un pomeriggio a settimana, VI avrebbe la possibilità di giocare con lei e nell’eventualità di una cena, un aperitivo o un cinema ci sarebbe qualcuno a cui lasciarla di fidato e conosciuto.
Insomma a me non sembra una richiesta astrusa ma questa mia amica mi fa “ti do il numero certo, ma non ti sembra un po’ ingiusto nei confronti di VI, sta a scuola tutto il giorno (tutto il giorno sarebbe 9:30 – 15:30, è l’ultima ad arrivare e la prima ad andar via) e poi le fai trovare una baby sitter??” ma io sarei a casa con loro mica vado a cazzeggiare tutto il giorno, idiota?? E poi scusa ma da che pulpito arriva la predica tu ti porti la tata pure in vacanza????
Morale... non voglio più ascoltare nessuno!

2 commenti:

  1. E fai benissimo!
    A sbagliare si riesce benissimo anche da soli!
    ^_^

    E' un piacere conoscerti... e grazie per aver deciso di seguire il mio blog!

    Forzaaaaaa!!!!
    ^_^
    Diana

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  2. ciao! hai proprio ragione! le persone molto spesso parlano troppo! mi sono aggiunta ai tuoi sostenitori! se ti va, ti aspetto da me! buona serata!
    Roby

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